Per sfuggire ai propri conflitti l’uomo ha inventato molte forme di meditazione, basate sul desiderio, sulla volontà e sull’avidità di conseguimenti, che implicano il conflitto e una lotta per raggiungere il successo. (in tale sforzo conscio e deliberato risente sempre dei limiti della mente condizionata, e non c’è libertà in ciò.
Ogni sforzo di meditare è la negazione stessa della meditazione. La meditazione è la fine del pensiero. Solo allora si ha una dimensione diversa al di là del tempo.
Jiddu Krishnamurti – Meditazione
titolo originale Meditations
(Shamblrala Publications, inc., bBoston)
traduzione di Livio Agresti
© 1979, krishnamurti foundation trust ltd., london
© 1997, casa editrice astrolabio-ubaldíni editore roma