Egli è il primo Sacerdote; guardate, voi tutti, questa luce immortale fra gli uomini mortali.
Egli è nato seduto stabilmente sul suo seggio, l’immortale è divenuto la sua forma terrena.
Una luce immobile, più veloce del pensiero, è posto fra tutte le cose in movimento, per indicare il cammino;
tutti gli Dei, quelli con intelligenza e pari saggezza, si avvicinano con reverenza a quell’Unica Intelligenza.
Le mie orecchie si tendono per sentire, i miei occhi per vedere questa Luce che si sparge lontano, che dimora nella mia anima; la mia mente si spinge ben oltre i suoi confini; cosa posso dire e cosa potrei davvero pensare?
Rig. Veda VI.9.4-6