Un grande Ciao a tutti voi!
Durante una delle mie consultazioni online, un ragazzo che sto seguendo da mesi, mi ha chiesto se posso spiegargli dettagliatamente, l’esercizio la Simhasana (tirare fuori lingua fuori della bocca per stare bene) che avevo insegnato al workshop di domenica 21 ottobre al centro Shaolin.
Per me è un piacere condividere tutti i metodi che ho appreso durante i seminari e le mie ricerche spirituali…
L’utilizzo di questi mudra e asana servirà:
A tutti quelli che hanno già partecipato a miei incontri;
Per aiutare tutti quelli che hanno intrapreso una strada sulla crescita personale;
Per che mi seguono attraverso il mio blog e le mie pubblicazioni sul social network;
A tutti quelli che avranno l’opportunità di avere in mano questa Newsletter;
A quelli che sono alla ricerca di soluzioni per migliorare la qualità della loro vita.
In genere i miei workshop sono incontri intensivi, con molte informazioni per far si’ che i partecipanti possano salire in vibrazione e smuovere nel loro corpo l’energia dormiente.
Quando pratichiamo costantemente la meditazione con i metodi specifici per risvegliare in noi la parte di energia che noi non utilizziamo, i risultati sono tangibili.
Pertanto si usano dei metodi di purificazione, per rendere più sensibile la nostra percezione con lo scopo finale di creare armonia tra corpo e spirito.
Le informazioni ricevute durante i miei corsi sono parecchie: (metodi e tecniche, meditazione guidata, informazioni orali, ecc.) tutto in poche ore. Il modo per mantenere vive tali informazioni, è adoperarle nella nostra vita di tutti giorni.
Il risveglio è il migliore momento per praticare. Vi aiuterà a iniziare una buona giornata ed avere una visione positiva sul mondo.
Uno degli esercizi di purificazione e di autoguarigione che ho imparato durante le mie ricerche spirituali e che insegno nei mei workshop, è la Simhasana.
Simhasana significa “la posizione del leone”. Il termine Simhasana (Simha – asana) è in sanscrito, ed è “simha” traduzione di Leone e “asana” di posizione.
Invece, il mudra Simhamudra (Simha – mudra) si completa con un esercizio con la lingua per immedesimarci nella posizione di un leone con la mascella ben aperta come quando ruggisce.
I maestri yogi hanno percepito la potenzialità di Simhasana e di Simhamudra secoli fa. Hanno sviluppato molte pratiche per rafforzarle. Le consigliano e le praticano per tutta la vita, perché aiutano ad avere maggiori benefici ed a curare vari mali:
Aumentare la capacità vocale.
Rinforzare le corde vocali.
Migliorare il tono della voce.
Prevenire il dolore alla gola.
Utile per tonsille, tiroide e altri problemi legati alla gola.
Aprire correttamente il tratto respiratorio.
Sistemare la colonna vertebrale.
Dare sollievo al mal di schiena.
Alleviare anche la tensione migliorando la circolazione.
E’ uno dei migliori esercizi per allungare il viso, ridare vita gli occhi, alla lingua e alla gola.
Aprire il chakra della gola ed aiutare ad aumentare la fiducia.
Rafforzare le dita e le mani.
Migliorare la pronuncia poco chiara e i problemi all’orecchio.
Inoltre questa posizione è ideale per i bambini che parlano poco.
Curare l’alitosi.
Regolare la frequenza cardiaca, la digestione, la sudorazione e i muscoli scheletrici.
Chiamato anche il nervo errante, questa parte invisibile di voi, controlla molte delle vostre funzioni e risposte corporee.
La ricerca medica indica che il nervo vago centrale (CNV) può invertire la depressione grave, può essere un aiuto per la perdita di peso, ridurre gli episodi epilettici, il tremore cerebrale e la disfagia (difficoltà nella deglutizione) nella sclerosi multipla.
La simhasana (la posizione del leone) è anche utile per liberare la rabbia in generale, lo stress, l’ansia come fa il leone quando ruggisce . Il respiro diventerà caldo e aumenterà la temperatura del corpo e degli organi implicati, lasciando grande piacere, sicurezza, fiducia in se stessi e benessere interiore.
Prima di iniziare, riflettere bene su cosa vi disturba e cosa volete lasciare andare (paura, delusione, tristezza, rabbia, ecc…)
Come praticare:
Sedersi in Vajrasana (Vajra “Pose”), è una posizione asana nel yoga: in ginocchio seduti sui talloni, allargando le ginocchia.
Le dita delle mani devono essere rivolte all’indietro, ruotando i palmi verso se stessi e mantenendoli dritti tra le gambe.
Oppure provare il respiro del leone semplicemente sedendosi nella posizione del loto (con le gambe incrociate).
La colonna vertebrale deve essere dritta ma non rigida.
Fare qualche respiro profondo.
Adesso inspirare e tirare fuori la lingua cercando di portare lo sguardo tra le sopracciglia, poi espirare.
Più profondo è il respiro, meglio è.
Inspirare e inclinare la testa all’indietro in modo che la gola sia tesa.
Ripetere di nuovo gli esercizi:
Aprire la bocca e tirare fuori la lingua fino in fondo.
Fare una profonda inspirazione attraverso il naso e aprire la bocca mentre si espira.
Allungare la lingua e allungare i muscoli del viso mentre si espira emettendo il suono “haaaaah”.
Il canto o mantra stimola il nervo vago centrale (CVN) attraverso i muscoli della bocca (la bocca aperta il più possibile). I
nspirare l’aria solo con il naso.
Proviamo di nuovo:
aprire bene la bocca,
tirare fuori la lingua verso il basso e cercare di toccare il mento con la sua punta.
Gli occhi devono essere tenuti ben aperti verso l’alto in mezzo alle sopracciglia.
Espirare rendendo il suono “HAAAAAAA”. Questo è il respiro del leone!
Dopo il ruggito mantenere la posa da venti a trenta secondi.
Ripetere questo processo circa quattro o sei volte.
Più sarà forte e rumoroso il tuo ruggito, più il tuo corpo si libererà dalle emozioni negative!
Infine qualche respiro profondo, rilassando tutto il corpo.
Buona pratica e buona meditazione
Cannelle Shyama