Salve oggi ho deciso di condividere con voi una mia ricetta. Si tratta di una ricetta fatta con: i Cavatonì (una pasta di origine pugliese), del tofu e delle verdure fresche .Non è scritto da nessuna parte che chi è vegano non dovrebbe mangiare in modo gustoso.
Chi è vegano, chi ha scelto una strada spirituale o chi medita, ha bisogno di scegliere si possibile il cibo che vuole mangiare, la sua provenienza, l’origine, anche se si trattasse di una semplice lattuga, di una mela o di un pezzo di pane.
Il ricercatore dovrebbe sempre visualizzare il cibo che sta per ingerire, guardare la sua forma, pensare a quanto questo cibo le farà bene, osservarla, sentire il suo profumo, e in fine ringraziare l’energia divina per averlo dato tanta bontà.
Tramite questo blog cerco di indirizzare le persone che stano facendo una ricerca spirituale interiore a un’alimentazione gustosa ma allo stesso tempo genuina, eliminando da essa tutti gli alimenti di derivazione animale… se sei interessato ad avere la ricetta di questo piatto, iscriviti alla nostra newsletter e fai la richiesta.
Che cosa sono i cavatelli o cavatoni:
tipo di pasta realizzata a mano con semola di grano duro, hanno avuto un grande successo in tutto il meridione, nascendo in particolare in Molise ma venendo adottata da tutte le zone circostanti, spesso con nomi diversi. È uno dei tipi di pasta più antichi e appartiene alla tipologia “trascinata” per via del movimento necessario per realizzarla, da cui il nome con cui è chiamata in Puglia e Basilicata, la “strascinata”.
Le prime documentazioni di cavatelli o cavatoni appartengono al periodo del regno di Federico II di Svevia, dove, in Puglia, nel nord foggiano, vengono definiti in un antico documento come impasti oblunghi e rotondi, calcati con un dito per avere una forma incavata. È relativamente facile realizzare cavatelli o cavatoni a mano, soprattutto con la dovuta pratica; le massaie più esperte sono capaci di dare vita a chili di pasta utilizzando contemporaneamente più dita delle loro mani con movimenti quasi ipnotici. Scopriremo ora come riuscirci anche noi, partendo semplicemente da farina e acqua. per maggiori info sul cavatoni: https://www.puglia.com/cavatelli-fatti-mano/
Che ccosa è il tofu:
Secondo la leggenda delle origini del tofu, fu alla corte di un imperatore cinese Cina, più di 2000 anni fa, che il tofu fu trovato/inventato „casualmente “. La soia e una bevanda a base di soia erano già conosciute e anche se l’imperatore era un eccellente cuoco, fu un apprendista cuoco che si avvicinò per caso ad una brodaglia bianca e bollente e lasciò cadere senza volere un pizzico di sale marino nella minestra a base di soia. Istantaneamente ed-hrvatski.com ebbe inizio la flocculazione delle proteine e il siero del “latte” di soia e fiocchi di tofu vennero a galla galleggiando come nuvole bianche. L’imperatore s´indignò, ma dopo essersi calmato, raccolse i fiocchi cautamente con un mestolo e li presso`, ottenendo un alimento simile al formaggio.
Questa fu la nascita del tofu.
Nel corso del tempo apparvero in tutti i paesi orientali produttori di tofu, piccole imprese che divennero distributori di tofu per il fabbisogno giornaliero locale. Fino ad oggi le manufatture di produzione di tofu sono una perfetta possibilitá globale di usufruire delle risorse regionali tutelando l´ambiente, a vantaggio della popolazione.
Il tofu era già conosciuto in America, da quando esisteva Chinatown, ma fu il movimento dell´alimentazione biologica che diede inizio alla conquista del tofu a livello nazionale. Piú tardi il movimento raggiunse, passando per l´Inghilterra e i Paesi Bassi, la Germania e l´Italia nel XIX secolo. A partire dagli anni settanta del XX secolo, quando pubblicato il libro »The Book of Tofu« scritto da William Shurtleff e Akiko Aoyagi, il tofu raggiunse il suo ruolo importante nell´alimentazione.
La produzione di tofu è estremamente proficua.
Se per la »produzione« di circa un chilo di carne vengono usati per l´alimentazione del bestiame da sette a dieci chili di semi di soia, per un chilo di soia vengono usati circa 1,3 chili di soia.
In più si ottengono durante la produzione molti alti sottoprodotti come la crusca di soia (l´ okara), un residuo del “latte” e il siero, residuo ottenuto dopo la pressatura del tofu. Le fibre crude e altri componenti dei semi di soia che causano aria nella pancia vengono separati o neutralizzati durante la produzione di tofu. Questo è anche il motivo, perché i semi di soia sono digeribili solo al 70 %, anche se cotti abbastanza a lungo, ed invece il tofu è digeribile al 90 %. Inoltre si impiegano anche meno combustibili per la cottura del tofu che per i semi di soia. per maggiore info sul tofu: https://veganstar.eu/it/lorigine-del-tofu/